Tutti  i  vasi  sono  stati  realizzati  a  "colombino"  eseguito  a mano e fanno parte di collezioni private

... gli uomini, grazie al furto perpetrato da Prometeo, avevano il fuoco ed erano  felici e baldanzosi, Zeus non contento di tanta alterigia decise di  inviare  loro qualche male. Chiamò allora Efesto e gli disse: "Sto per punire i mortali per la loro alterigia. Plasmami con terra e acqua una bella figura di donna". Efesto subito obbedì e Zeus infuse la vita a quel grazioso simulacro, chiamando la fanciulla Pandora, che in greco significa "tutti i doni".

Ogni dio le fece un dono mentre si accingeva a lasciare l’Olimpo: da Afrodite ricevette il fascino, da Atena l’abilità in ogni arte domestica, da Ermes la loquacità.

Lo stesso padre degli dèi le donò un prezioso vaso ben chiuso, ammonendola però di non aprirlo mai. 

Quando Pandora giunse sulla terra, Epimeteo, fratello di Prometeo, se ne innamorò e aveva intenzione di sposarla. "Stai per commettere un grave errore" lo ammonì Prometeo, che era stato liberato da Eracle, ma Epimeteo non gli diede retta.

Pandora si dimostrò una brava moglie, ma un giorno, non potendo più resistere alla curiosità,  aprì il misterioso vaso: subito ne uscì un turbine nero che invase la stanza e si sparse per tutti i paesi, mentre già intorno risuonavano pianti e lamenti.

In quel vaso infatti c’erano i dolori, i vizi, i rancori e tutti i mali che gli uomini primitivi ancora non conoscevano.

Pandora stava per chiudere il  vaso, ormai vuoto, quando vide che sul fondo restava ancora qualcosa,  Zeus aveva lasciato agli uomini, perché potessero sopravvivere la : SPERANZA!

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