Opera 1
La vita è movimento. È un continuo incontrarsi e perdersi di cellule, la forma cambia in base alla struttura di queste ultime. Tu puoi fermare l’istante, ma la bellezza è nel continuum.
Opera 2
Possiamo cercare di ottenere la perfezione: “Perché non parli?” -.
Opera 3
Tutto quello che faccio mi sembra bello, altrimenti non lo farei, ma quando ho finito vorrei non averlo mai iniziato!
Opera 4
Troppo cerebralismo distrugge la spontaneità dell’azione, il pedantismo accademico ti costringe a vivere in una struttura mentale fortemente condizionata dalle leggi fisiche e matematiche.
Opera 5
L’autodidatta ha una marcia in più. Libero dagli schematismi scolastici, costretto a trovare da solo l’escamotage per uscire da una certa situazione, vive l’arte in modo più immediato e personale.

Opera 6

Nell’arte, come ricerca, si va avanti per tentativi ed errori, in questo caso sì, sono tutti accomunati: accademici e non.